Ha costruito una squadra competitiva, l’ha sostenuta e corretta in corsa, portandola insieme a coach Baiocchi fino all’obiettivo finale: il mantenimento della categoria.
Ma Francesco Serio, direttore sportivo di un Molinella da C Silver, non è solo questo: rapporti con gli sponsor, organizzazione della struttura tecnica a livello giovanile, relazioni con enti pubblici e sponsor, sono solo alcune delle attività svolte da Francesco.
Sorriso compiaciuto, telefono in mano e sguardo verso il futuro: lo abbiamo incontrato per farci raccontare passato e futuro di una società che non smette di crescere, nonostante i tempi di crisi.
Partiamo dalla fine: salvezza ottenuta all’ultima giornata, ma si tratta di una storica permanenza in Serie C. Obiettivo raggiunto?
Francesco Serio: certo che sì, da neo promossa l’obiettivo minimo è stato raggiunto, cioè la salvezza – oltretutto, senza dover nemmeno passare dalla roulette dei playout. Si può parlare di risultato storico, perché è solo la seconda volta nella storia del basket molinellese che si raggiunge la permanenza in serie C per 2 anni consecutivi. Vero, dovremo migliorarci già dal prossimo anno sportivo, riuscendo a guadagnarci la categoria per il terzo anno di fila, risultato mai raggiunto nella lunga tradizione del nostro basket rossoblù.
Ad inizio anno (e anche durante) c’è stato chi auspicava un Molinella d’assalto alla griglia playoff: è mai stato un traguardo alla portata?
FS: ad onor del vero la squadra che avevano allestito la scorsa estate faceva sperare in un campionato assolutamente tranquillo: basti vedere i risultati ottenuti in Coppa Ferrari, competizione che ci ha visto vittoriosi ben 4 volte contro squadre di C Gold, prestazioni da cui ci siamo fatti un po’ tutti ingolosire. La partenza con netta vittoria all’esordio a Novellara (dove hanno vinto davvero in pochi, e sono cadute pure LG Competition e Guelfo, poi promosse in C Gold), seguita dalle 3 vittorie nelle prime 4 gare (a parte la sconfitta contro Fidenza), aveva fatto sperare a molti in un campionato in cui poter ambire ai playoff. Ma – come dissi ad ottobre – i piazzamenti si guardano a maggio, non certo dopo un mese.
Quanto siete soddisfatti del lavoro fatto? In cosa bisognerà fare meglio?
FS: è stata una stagione di alti e bassi, in cui abbiamo talvolta perso fiducia nei nostri mezzi. Ho avuto più volte modo di dire ai ragazzi e allo staff tecnico che, la squadra costruita, aveva qualità e potenziale: lo dimostra il fatto – ad esempio – che Medicina (sconfitta solo in finale dalla corazzata Guelfo) a Molinella ci ha lasciato 2 punti. La cosa che ci tranquillizzava, comunque, era che nei momenti pur sfortunati e senza vittorie (ricordiamo le 5 sconfitte in fila di novembre), in settimana il clima era buono, e il giusto lavoro alla lunga ha pagato, consentendoci di raggiungere la salvezza. Chiaro che bisogna migliorarsi sempre, cercando di non ripetere alcuni errori che indubbiamente si sono commessi (da società, staff e giocatori), facendo tesoro dell’esperienza fatta tutti insieme.
Il prossimo anno si ripartirà ancora da coach Baiocchi: su che tipo di squadra state lavorando? Molinella ha saputo costruire ottimi rapporti di collaborazione, puoi dirci qualcosa a riguardo sia sulla prima squadra che sul settore giovanile?
FS: coach Baiocchi è confermatissimo, il prossimo sarà il suo sesto anno consecutivo sulla nostra panchina, con i nostri colori addosso e nel cuore;. Dirò di più: Baio supererà anche le stagioni disputate a Molonella da giocatore, dove proprio Matteo si fermò a 5. Per quanto riguarda gli assistenti ci sarà invece qualche novità che annunceremo nei prossimi giorni, ma la struttura tecnica e dirigenziale non è in discussione. Nella massima sintonia tra me e Matteo, sintonia che ha contraddistinto sin dal principio questo lungo periodo di collaborazione – e, lo dico con orgoglio, ricco di soddisfazioni sportive – stiamo lavorando per costruire una squadra rinnovata, che abbia nell’entusiasmo e nella voglia di lavorare tanto in allenamento la sua prima arma. Che squadra abbiamo in mente? Un mix tra giocatori esperti anche provenienti dalla categoria superiore, uniti a giocatori under che la scorsa stagione hanno disputato la C Gold in maglia PSA Modena, ma di proprietà dalla VIS 2008 Ferrara. Con quest’ultima società stiamo intraprendendo un rapporto di collaborazione che – partendo dalla Serie C – coinvolgerà anche il settore giovanile. La VIS 2008 Ferrara è una delle prime società in Italia per la scoperta e valorizzazione dei giovani, che annovera nel palmarès diversi titoli di Campione d’Italia. Per il settore giovanile continueremo poi con le collaborazioni con società dei territori limitrofi al nostro: Cestistica Argenta, Pallacanestro Budrio e Bianconeriba Baricella.
Quale sarà la filosofia della squadra? E volendo estendere il ragionamento: quale sarà la filosofia che guiderà tutta la sezione basket nel prossimo anno sportivo?
FS: la nostra filosofia è che “il lavoro paga”. È importante lavorare tutti insieme: dirigenti, allenatori e atleti devono maturare la consapevolezza che si fa parte di un unico progetto che ha nella Prima Squadra il punto di arrivo. Nella realizzazione di questo progetto è fondamentale sentirsi parte di una grande famiglia, in cui condividere valori umani prima ancora che sportivi, da coltivare e consolidare giorno per giorno, animati fondamentalmente da tanta passione e amore per la pallacanestro. Crediamo che lo sport, oggi più che mai, abbia un elevato valore sociale, e per una comunità come la nostra è molto più importante del semplice risultato conseguito. Bisogna cercare di insegnare, in particolare alle nuove generazioni, valori come il sacrificio, la costanza nel lavoro, il rispetto per l’avversario, la visione della sconfitta come punto di ripartenza e la vittoria come tappa verso un obiettivo più ambizioso.
Serie C: chi parte? Chi resta? Chi arriva?
FS: In questo momento non farei nomi: ci stiamo confrontando con i nostri giocatori della passata stagione, oltre ad aver già contattato diversi atleti da testare per la prossima stagione. Tuttavia crediamo sia doveroso attendere l’ufficialità di qualsiasi movimento, sia in uscita che in entrata. L’unica cosa certa è che stiamo cercando profili di giocatori competitivi, ma che rispondano anche a determinati criteri “umani”: un buon giocatore deve essere anche un ottimo ragazzo!
L’anno scorso sono arrivati Tugnoli e Zuccheri, molinellesi doc e di categoria: in quanto tempo potremmo vedere una prima squadra tutta di ragazzi del posto?
FS: per un maggiore legame tra squadra e comunità locale, penso sia fondamentale la presenza di ragazzi del paese, e in tal senso vanno letti l’arrivo di Alessio e Piero (Tugnoli e Zuccheri, ndr), giocatori provenienti dalla C Gold. È nostra ferma intenzione confermare entrambi anche per la prossima stagione, ma al momento la situazione è la seguente: Piero (nella foto con Serio, ndr) è reduce dall’intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato del ginocchio. E’ andato sotto i ferri venerdi scorso, ed il suo rientro in campo è previsto non prima di novembre; Alessio, invece, sta valutando proposte in arrivo da categorie superiori. È chiaro che l’obiettivo nel medio periodo è di avere sempre più ragazzi provenienti dal nostro settore giovanile in pianta stabile nel roster della prima squadra, con la possibilità di giocare da protagonisti i campionati che disputeremo. Dire quando non è facile, perchè dipende dai processi di maturazione individuale dei nostri giovani: siamo comunque fiduciosi che in 4/5 anni i molinellesi in prima squadra possano essere almeno una metà del roster totale.
In che modo si sta vedendo il lavoro di Calandriello sul settore giovanile?
FS: l’inserimento di Beppe come responsabile del settore giovanile sta dando i suoi frutti, sia in termini qualitativi che quantitativi: lo scorso anno sono cresciuti di oltre una decina i tesserati nelle squadre under, e altrettanti sono stati i bambini (e quindi i genitori) che ci hanno scelto per il nostro centro Mini Basket. A livello di risultati sportivi abbiamo poi avuto grandi miglioramenti in tutte le fasce d’età, grazie all’ottimo lavoro svolto dai nostri allenatori Andrea Trevisan, Andrea Zucchini e Piero Zuccheri, coadiuvati da un gruppo di giovani assistenti a cui va un grande ringraziamento (Filippo, Ares e Laura). Altra interessante novità introdotta da Beppe è stato il Baby Basket, che il sabato mattina ha visto fino ad oltre 20 bambini tra i 3 e i 9 anni cimentarsi per la prima volta con la pallacanestro. L’idea più ambiziosa che Calandriello sta cercando di sviluppare, però, è costruire una vera e propria sezione femminile di pallacanestro; si è infatti creato un gruppo di una quindicina di ragazze tra i 10 e i 12 anni, che speriamo siano la base di partenza per riportare la pallacanestro molinellese ad avere una squadra femminile nel proprio settore giovanile.
Tempi difficili, ma a Molinella si cresce: com’è possibile?
FS: a Molinella si cresce innanzitutto perché c’è una grande cultura dello sport. Per quanto ci riguarda, la nostra evoluzione è dovuta anche ad un tessuto economico ed imprenditoriale che ha riconosciuto nelle nostre azioni la volontà di gettare le basi per un progetto sano, in cui si unisce la passione per la pallacanestro alla volontà di creare un ambiente ricco di valori. Colgo l’occasione per ringraziare tutti per la fiducia accordataci fino ad oggi, con l’impegno da parte nostra di fare il possibile per continuare e meritarcela.
Nello sport, come nella vita, il lavoro alla lunga paga, specie se è un lavoro di qualità.
Redazione