Branda, Baio non vuole che si parli di classifica ma…come si sta lassù?

FB: si sta molto bene, ho come la sensazione che ci siamo imbucati ad una festa a cui non eravamo stati invitati. Però, sia chiaro, vogliamo continuare a starci fino alla fine.

 

Quest’anno ti sei dovuto adattare a giocare anche playmaker: come ti trovi?

FB: mi trovo molto bene, anche perchè ho giocato playmaker fino a 21 anni, ed è solo qualche anno che faccio la guardia. Poi con Guazza e Max (Cai) ci completiamo bene: posso dare una mano a costruire l’azione anche quando ci sono loro e sono pressati dalle difese avversarie.

 

Questa è una domanda che cercheremo di fare a tutti: la vostra forza è il gruppo, ma nel gruppo qual è la forza più grande? (Come risposta, ovviamente, non vale: il gruppo) Cosa avete di speciale?

FB: nel gruppo la forza più grande direi che è la semplicità. Siamo ragazzi semplici, quasi tutti al di sotto dei trent’anni, con interessi comuni e che vedono la pallacanestro come un impegno, sì, ma soprattutto come un divertimento. Per noi stare insieme è proprio piacevole, e penso che questo si rifletta in campo nella voglia che mettiamo, nella capacità che abbiamo di risollevarci in situazioni difficili, nella volontà di aiutare sempre il proprio compagno.

 

Difesa, difesa e ancora difesa, per te che sei attaccante di razza: come stai lavorando in questo contesto?

FB: dovreste chiederlo allo staff 😂! A parte gli scherzi, non essendo un grande atleta cerco di arrangiarmi come posso: dove non arrivano le gambe può arrivarci la testa, quindi provo a giocare d’astuzia. Inoltre è fondamentale essere concentrati per fare quello che lo staff chiede in settimana, sia contro i singoli giocatori che in situazioni collettive delle squadra avversarie.

 

Tu e Guazza vi sentite leader di questo gruppo?

FB: assolutamente no, avere responsabilità offensive come abbiamo io e Ale non identifica un giocatore come leader. Più che parlare di leadership direi che nella squadra si sono formati degli equilibri per cui ognuno sa come dare l’esempio agli altri, sa quando alzare la voce o dare un consiglio. Sono equilibri che si sono formati abbastanza velocemente, considerando che stiamo insieme da solo un anno a mezzo, ma questo ci permette di essere competitivi contro tutti.

 

Nella macchinata da Ferrara, chi è il Most Ignorant Player?

FB: la new entry Riki (Grazzi) vince il premio: è timido di facciata, ma in realtà scherza parecchio ed è molto simpatico.

 

Primo posto a +4, record 14-2, gioco ed entusiasmo: sembra tutto perfetto. Ora sta per iniziare un girone di ritorno insidioso: cosa serve in più rispetto alle prime 15 partite?

FB: rispetto al girone d’andata servirà ancora più fame e umiltà. Ora non siamo più la sorpresa, abbiamo dimostrato di essere competitivi e di meritarci di stare lassù; adesso ogni squadra, quando gioca con noi, dà il doppio e vuole fare bella figura, e per questo sta a noi alzare un altro po’ l’asticella, anche perchè questo è un campionato dove se abbassi un attimo la guardia puoi perdere con tutte.

 

Numero 3 sulla canotta: qualche riferimento particolare?

FB: un mio caro amico mi consigliò di prendere la 3 di Wade, e l’ho ascoltato! Per adesso sta portando bene, ma non escludo in futuro di cambiare.

 

Come ti stanno valorizzando i ragazzi dello staff?

FB: innanzitutto mi stanno dando una fiducia enorme, non scontata, e per questo li devo ringraziare. Hanno un dialogo costante con tutti noi, e sanno benissimo alternare bastone e carota. Inoltre, a livello personale, mi permettono di non concentrarmi solo sulla conclusione dell’azione, ma richiedono di mettere in ritmo i compagni, e questo mi piace molto!

 

Sei a Molinella da 2 anni: come ti stai trovando?

FB: molto bene, l’anno scorso – un minuto dopo la fine dell’ultima partita – avevo già le idee chiare: restare a Molinella. Mi trovo bene con tutti e spero di restarci ancora.

 

Nella vita di un bomber ci sono momenti di flessione e confusione: a chi/cosa ti appigli quando vuoi ritrovare te stesso?

FB: alti e bassi sono inevitabili, nella vita come in una stagione cestistica, e quando capita io cerco di concentrarmi sulle cose essenziali! Fare la cosa più semplice, partire dalla basi. È vero anche che, a volte, non basta e ti devi affidare a persone che sanno capirti, consigliarti, dire la parola giusta al momento giusto in modo da farti invertire la direzione. Ecco, io mi sento fortunato perchè ho questo tipo di persone al mio fianco, sia nel basket che nella vita privata.

 

Cos’è per te il basket?

FB: il basket per me è divertimento, sia dentro che fuori dal campo con i compagni. E’ anche ambizione: far parte di una squadra, avere degli obiettivi, giocare per vincere sono tutte componenti che alimentano la nostra ambizione cestistica.

 

Su Instagram ti sei già schierato sulla disputa di Basket City, ma nel calcio? 😉

FB: tifo Inter da quando sono nato! Spal o bologna? La Spal è la squadra della mia città, per cui è normale simpatizzarla, ma non sento il derby con il Bologna, anche perchè metà della mia famiglia lo tifa, per cui spero ci siano tanti derby in futuro!

 

Branda, siamo alla fine: un saluto per i nostri tifosi.

FB: quest’anno il pubblico è numerosissimo, e se vogliamo arrivare in alto ne abbiamo (e avremo) bisogno. Per cui non mancate: non ve ne pentirete! Vi aspettiamo.

 

 

Molinella Media Staff