C’è una statua di bronzo a Boston che raffigura un signore seduto che tiene tra le dita un sigaro. Trattasi di Arnold Red Auerbach, allenatore di pallacanestro, un mito per i Boston Celtics, ma non solo, che fuma un sontuoso Hoyo de Monterrey, una delle marche di havana più diffuse. Ogni uomo che si fa leggenda ha dei tratti caratteristici. A Molinella c’è un Coach che non passa inosservato: felpa con cappuccio, ultimamente occhialini, il pc con all’interno mille schemi di allenamenti e soprattutto un bagaglio di esperienza a livello di settore giovanile e non solo, che in pochi possono vantare. Già, il nostro Direttore Tecnico Fabrizio Baffetti, uno dei pochi allenatori in grado di lavorare anche con il più apatico dei giocatori. Leggendo queste parole storcerà il naso, perché come tutti i grandi coach, non ama i complimenti o essere incensato. A lui interessa soltanto il lavoro sul parquet.
Per questo, dopo un anno di studio durante il quale ha potuto conoscere da vicino la nostra Grande Famiglia, Coach Baffetti insieme al nostro Presidente Sergio Dovesi, al DS Francesco Serio, che lo ha portato a Molinella ad inizio stagione, e al Dirigente Responsabile del Settore giovanile Filippo Cremonini, che ci ha lavorato fianco a fianco dallo scorso agosto, hanno deciso convintamente di proseguire nella collaborazione: Fabrizio assumerà anche un ruolo più operativo, vale a dire tornerà a fare ciò che più gli piace: andare in panchina!
Nei mesi scorsi Fabrizio si è fatto apprezzare non solo all’interno del nostro palazzetto, ma anche sul territorio, quindi la decisione era ineluttabile.
Se la Pallacanestro Molinella vuole crescere ulteriormente, le chiavi della macchina vanno date a un pilota Professionista che ci aiuti nella programmazione e nella crescita di Staff e atleti. E, in queste ore in cui la conferma di Baffetti non è più indubbio, il messaggio che passa alle famiglie dei nostri giovani atleti, e non solo, è che la nostra Società fa davvero sul serio: il futuro si costruisce dalle solide fondamenta e la pietra angolare è proprio lui, il “Baffo”! 
