“Siamo una famiglia allargata, decisa a raggiungere lo stesso obiettivo. Siamo pronti a compiere un passo verso un nostro compagno ogni qualvolta ce ne sia il bisogno”.
Sono queste le parole chiave di Giuliano Ramini, ala di 197 cm, classe ’89, al secondo anno in rossoblu.
Ramos, partiamo forte: questo Molinella è da C Gold?
GR: non so se Molinella sia da C gold, è presto per dirlo. Di sicuro siamo partiti bene, ma questo campionato è lunghissimo e bastano un paio di scivoloni per perdere parecchie posizioni in classifica. Per adesso cerchiamo di continuare così e lavorare sodo in palestra; se vogliamo rimanere nelle posizioni di testa non possiamo permetterci passaggi a vuoto.
Eppure dall’anno scorso sembra cambiato qualcosa: cosa?
GR: l’aver passato un anno difficile insieme, in cui abbiamo lottato fino alla fine per qualcosa che purtroppo non abbiamo conseguito, ci ha messo molta voglia di rivalsa e “fame” addosso. Eravamo un gruppo nuovo, ora siamo una famiglia allargata che lotta per lo stesso obiettivo.
Cuore, grinta, rimbalzi: su cosa ti senti migliorato di più?
GR: personalmente sto molto meglio fisicamente, mentre l’anno scorso rientravo da un’operazione chirurgica alla caviglia subita in estate e ho fatto fatica a mettermi in pari. Questo ritrovato benessere fisico mi permette di rendere di più in tutti quegli aspetti del gioco che richiedono prontezza e fisicità. Per il resto cerco di mettere a disposizione della squadra la mia conoscenza del gioco (non ridete per favore) e la mia esperienza (sono vecchio, lo so).
No, non ti prendiamo in giro Ramos! Qual è il segreto che ha permesso a Molinella di arrivare al primo posto momentaneo in C Silver?
GR: molto semplice: finire allenamento con la maglietta fradicia di sudore, tirare un calcio a un pallone per l’inc****tura di aver perso una partitella. Il segreto è avere a cuore quello che si sta facendo e sapere che non esistono scorciatoie.
Siete un gruppo molto unito in palestra: lo siete anche fuori dal campo, oppure ognuno per la sua strada?
GR: credo che il nostro rapporto in campo sia lo specchio di quello che con il tempo abbiamo costruito anche fuori; siamo molto uniti e siamo tutti pronti a fare un passo verso un compagno (o meglio, un amico) che ne ha bisogno. Siamo questi.
Che giocatore ti senti di essere? Da chi ti ispiri principalmente?
GR: cerco di essere un giocatore utile, un compagno su cui poter contare nei momenti in cui c’è bisogno. Mi piace tenere alta la concentrazione difensiva in partita, la mia e quella di tutti i miei compagni. Mi piacerebbe essere un giocatore un po’ alla Steven Adams di OKC.
…allora inizia dai baffi e dai capelli lunghi! Torniamo a noi: In che modo lo staff ti sta valorizzando? In che modo pensi potresti essere ancora più utile alla causa?
GR: lo staff mi da fiducia, la sento ogni minuto che passo in campo. Me l’ha data quando due estati fa Baio e Frank mi hanno chiamato mentre ero ancora a letto con la gamba ingessata. Questo mi da’ modo di dar sempre il massimo durante le partite (in allenamento ammetto di aver qualche piccolo calo di concentrazione a volte) e di esprimermi al meglio.
Cosa ti ha convinto a restare a Molinella? Credi sia un posto speciale?
GR: Molinella non è comoda per quasi nessuno di noi, inutile negarlo; però sono le persone a rendere speciali i posti, e in questo caso, questo ambiente. Partendo dal Generale, passando per i ragazzi che ci vengono a vedere al sabato e a tifare per noi, gli under che ci danno una mano in allenamento (e se serve anche in partita), lo staff, i ragazzi che scendono in campo con me 4 sere su 7… tutto questo lo rende un posto speciale.
Vuoi far scendere la lacrimuccia a qualcuno?! Qual è l’obiettivo il tuo obiettivo cestistico di quest’anno?
GR: il mio obiettivo è quello di finire la stagione senza l’amaro che ho ancora in bocca dall’anno scorso, e l’unica strada per realizzarlo è quella di uscire dal campo ogni weekend sapendo di aver dato tutto quello che era possibile.
Baiocchi è un coach estremamente esigente, maniacale nella preparazione delle partite: è difficile stare al suo passo o il suo lavoro rende tutto più agevole?
GR: Baio ci vuole sempre pronti, e per farlo prepara sé stesso il doppio di quanto non faccia qualsiasi altro coach di C Silver. Noi dobbiamo tenere il passo per forza di cose. Logico che un giocatore vorrebbe sempre fare 5 vs 5 a tutto campo in allenamento, ma a volte è necessario soffermarsi sui particolari. Io sono un vecchio in questa squadra, quindi mi sento in dovere di brontolare ogni tanto, ma il valore dei dettagli che mette ad ogni allenamento è indiscutibile.
Quali squadre pensi che possano crescere da qui alla fine? E quali calare?
GR: penso che sia davvero presto per fare pronostici, ma squadre “nuove” come San Giovanni in Persiceto (Vis Roboris) e Castel San Pietro (Olimpia Castello) sicuramente diranno la loro in questo campionato, insieme alle solite Rebasket, Novellara e Virtus Medicina. Anche Santarcangelo è una squadra molto tosta. Noi, però, vogliamo rendere la vita difficile a tutte quante, sapendo che è un campionato duro, e che si può perdere con tutti se non si sta attenti.
Chi sarà in C Gold anno prossimo?
GR: in C Gold ci sarà la squadra più continua del campionato e le due squadre che saranno più in forma a maggio e giugno.
Bene Ramos, siamo arrivati alla fine, vuoi dirci tu qualcosa di tua spontanea volontà?
GR: ci tengo molto a ringraziare i Baraonda Boys per lo spettacolo che hanno dato sugli spalti sabato scorso. Per noi è stato un privilegio giocare sentendo i ragazzi cantare per 40 minuti ininterrotti. Sicuramente quasi nessuno di noi era pronto per un tifo così caldo: è stato bellissimo, quasi come la grigliata che hanno preparato per noi nel dopo partita!
Grazie Ramos!
GR: grazie a voi!
Molinella Media Staff