Quel giorno a Bertinoro ci hai tenuto col fiato sospeso, poi la certezza di un infortunio che ti avrebbe tolto dai campi per lungo tempo. La tua assenza si è fatta sentire. Ogni volta che i tuoi compagni scendevano in campo, c’eri anche tu con loro. Giocavano anche per te e ci mettevano il cuore. Guazzaloca e Molinella sono inscindibili. Perché oltre alla tue bombe, c’è quel ragazzo al quale tutti vogliono bene. Nella prima di campionato c’eri anche tu e dirigenti e tifosi all’unisono sono stati attraversati da un’unica emozione. Bentornato Guazza!