Tra gli ultimi arrivati, ma prezioso cambio in cambio in regia per Guazzaloca e Brandani: è Massimiliano Cai, playmaker classe ’97, arrivato dall’International Imola come tassello di completamento della batteria di esterni a disposizione di coach Baiocchi.

Max – canotta numero 10, 53 punti in 21 presenze – ha risposto alle nostre domande nel momento più difficile: dopo la sconfitta casalinga con Rebasket di sabato 9 marzo scorso.

 

Max, ti aspettavi questo primo posto?

MC: appena arrivato in questa squadra ho subito avuto la percezione di avere attorno gente forte, determinata e decisa a puntare in alto.

 

Cosa rende Molinella meritevole di stare lassù?

MC: siamo una Squadra. Non ci arrendiamo mai e giochiamo ogni partita pensando solo a quel momento, senza rimuginare eventuali sconfitte nei giorni successivi.

 

Baiocchi è un allenatore molto pragmatico, ma capace di trasmettere anche particolari filosofie ai propri giocatori: cosa vi ha trasmesso questa stagione?

MC: Baio è un buon allenatore, ci sta trasmettendo fiducia e tranquillità facendoci giocare ogni partita sereni e preparati.

 

In cosa ti senti utile per questa squadra?

MC: mi sento molto utile in difesa e mi reputo un buon motivatore per i miei compagni.

 

Arrivi da anni in coabitazione tra International e Andrea Costa: cosa ti hanno lasciato quegli anni?

MC: gli ultimi 3 anni sono stati molto impegnativi ma altrettanto produttivi sia a livello sportivo che umano. Mi hanno lasciato grande voglia di fare ma soprattutto mi sono serviti per capire che anche nei momenti più bui non si deve mollare mai se ciò che fai ti rende davvero felice.

 

Sei arrivato in rosa tra gli ultimi: come hai vissuto la scorsa estate? Come sei arrivato a Molinella?

MC: l’ estate scorsa è stato un periodo dove ho preso molte decisioni e ho fatto molti cambiamenti a livello sportivo e lavorativo. Sono arrivato a Molinella grazie a Francesco Serio che dopo una settimana di allenamenti con la C1 di Ferrara mi ha chiamato una sabato pomeriggio chiedendomi se mi potesse interessare il progetto.

 

Sei arrivato come specialista difensivo, ma nelle ultime partite hai dimostrato attitudine offensiva: su cosa stai lavorando nel tuo modo di stare in campo?

MC: grazie al coach ho acquisito maggiore consapevolezza di me stesso sul campo riuscendo cosi a giocare in modo più  spensierato e determinato. Ho iniziato così a tirare più su la testa e vedere finalmente il canestro.

 

Lo staff è serio e preparato: come ti sta aiutando?

MC: lo staff è molto preparato, mi stanno aiutando a livello fisico (Uva), a livello mentale e tecnico, dialogando e allenandomi nel giusto modo.

 

Che cosa fai nella vita? Come la vivi la distanza con Molinella?

MC: è da poco che ho iniziato a lavorare nel negozio della Puma all’outlet, mi alleno molto da solo andando in palestra e facendo sedute di tiro. Molinella alla fine è vicinissima sono 15 km contando che gli anni scorsi ne facevo il doppio per andare ad allenarmi.

 

Lo abbiamo chiesto a tutti: cosa fa di questo gruppo una squadra così speciale e unita?

MC: all’interno della nostra squadra si è instaurato il giusto equilibrio la giusta sintonia e complicità che permettono di evitare eventuali differenze di ruolo non solo in campo ma anche in spogliatoio.

 

Numero 10 sulle spalle: cercato, voluto, o casuale?

MC: il 10 è stato casuale, il mio numero sarebbe il 3 ma era già sulle spalle di Brandani.

 

Hai qualche rito pre-partita?

MC: il miei riti sono: tirare da solo facendo 3 canestri per parte da 2 punti, dagli angoli, dall’incrocio della riga della pallavolo, dai gomiti e fare 5 tiri liberi. Usare il rullo del capitano per scaldarmi. Mettermi vicino a Riki per fare stretching, e fare una precisa ruota tutte le volte provando sempre gli stessi tiri.

 

Sei tra i più giovani in gruppo: ti sei fatto valere con le paste?

MC: nonostante fosse la prima volta che portasse le paste, sono riuscito a essere all’altezza degli altri.

 

Quali sono le tue aspettative cestistiche? Anche da qui a 3-5-10 anni, la tua età te lo consente

MC: vincere e migliorare sempre e in continuazione.

 

Max, siamo alla fine: un saluto ai nostri tifosi!

MC: grazie a tutto il paese che riempie il palazzetto in tutte le occasioni. Però ho un appello da fare, sono venuto a Molinella anche per la tifoseria, mi piacerebbe quindi rivedere i Baraonda al completo tutte le partite per tornare a fare il sesto uomo in campo. Grazie a tutti alla prossima! Max.

 

 

Molinella Media Staff